Venere di cera
CAMS - Museo di Anatomia Umana
Il Museo di Anatomia Umana conserva una Venere del 1814, opera del ceroplasta fiorentino Francesco Calenzuoli, con cui l’Università degli Studi di Perugia stipulò un contratto per la fornitura di alcuni manufatti in cera realizzati su misura per l’Ateneo. La Venere, così erano chiamate alcune statue in cera di corpi femminili con organi smontabili, partì da Firenze, assieme alle altre cere, nel novembre del 1816 e venne sistemata in un letto a urna con la testa poggiata su di un cuscino e un guanciale ricoperti di seta turchina.
L’allestimento finale della Venere fu una singolare dimostrazione della cura nel reperire i materiali: dall’Oriente proveniva il manto in tessuto levantino color perla che pudicamente ricopriva la figura; dalla Francia, la frangia d’oro del manto; dalla Boemia, i cristalli delle urne; da Milano, i “capelli a fattura della parrucca con la divisa sulla fronte”. Le cere erano corredate, inoltre, di un apparato esplicativo composto da diciannove disegni anatomici.