Sala dell’Archivio
Nobile Collegio della Mercanzia
La storia plurisecolare e il peso politico del Nobile Collegio della Mercanzia hanno prodotto un’imponente mole di documenti. Di fondamentale importanza non solo per la storia del Collegio, ma di tutta Perugia, sono stati ordinati da archivisti specializzati e depositati all’Archivio di Stato, pur restando proprietà della Mercanzia. Al valore testimoniale delle principali vicende perugine e dei loro protagonisti, queste carte d’archivio aggiungono il valore artistico, considerando che codici e manoscritti contengono spesso miniature a firma dei migliori maestri del settore.
La corporazione dei miniatori a Perugia era particolarmente fiorente e godeva di piena autonoma rispetto a quella dei pittori, anche se sconfinamenti tra le due attività erano continui. È noto infatti che alla miniatura si sono dedicati anche grandi pittori, come Perugino e Pinturicchio, ma la prassi di attendere alle due arti continuò almeno fino al Seicento, come attestano miniature a firma di Matteo Salvucci, Vincenzo Pellegrini e altri. All’Archivio di Stato sono conservate le tre Matricole dell’Arte del 1329, del 1356 (miniature delle porte cittadine ad opera dell’orafo perugino Matteo di Ser Cambio) e del 1599.