Calco del Laocoonte
CAMS - Gipsoteca
Punta di diamante della collezione di gessi dell’Università degli Studi di Perugia, il gruppo del Laocoonte spicca sia per la notorietà dell’originale su cui è stato calcato, il Laocoonte dei Musei Vaticani, sia per il pregio dell’esecuzione di questo specifico esemplare. Collocato nella sala superiore degli ex magazzini di Palazzo Pontani, fu questo uno dei primissimi acquisti dell’Istituto di Archeologia fondato dal professore Filippo Magi, padre ideale e materiale della Gipsoteca.
Il pathos vibrante della plastica ellenistica sembra vivificare il corpo del profeta troiano che si erge a difesa dei due figli, avvolti nelle spire di un mostro marino mandato da Poseidone, che salda i tre in una costruzione triangolare con al vertice il volto paterno: girando intorno alla statua, si ha l’impressione di vedere materializzata la descrizione virgiliana della scena, icona eroica dell’opposizione alla volontà dei numi. L’esemplare in gesso si presenta completo dell’avambraccio rinvenuto da Pollack e reintegrato alla scultura nel 1957, a testimonianza dell’originaria funzione didattica dei gessi, testimoni delle vicissitudini storico-artistiche dell’opera d’arte.